iPhone, spopolano le Memoji su WhatsApp Come funzionano e come usarle su Android

Grazie alla nuova versione del sistema operativo, iOS 13, anche i possessori di iPhone e di iPad più datati possono creare il proprio avatar virtuale e condividerlo su WhatsApp. E c’è anche un modo per avere le Memoji sugli smartphone Android

Con l’arrivo di iOS 13, Apple ha completamente rivoluzionato le Memoji e il loro utilizzo. I simpatici avatar virtuali, frutto di un mix tra emoji e il nostro volto, infatti, grazie al nuovo sistema operativo potranno essere inviati come sticker, non solo tramite iMessage – caratteristica che li rendeva un’esclusiva Apple – ma anche con altre app di messaggistica come WhatsApp.

Memoji per tutti

Andiamo con ordine: perché le Memoji stanno invadendo le nostre conversazioni? Probabilmente perché sono a disposizione di un numero maggiore di utenti. Questi avatar virtuali, infatti, prima dell’introduzione di iOS 13, erano per pochi, ovvero per i soli possessori dei melafonini più recenti, da iPhone X in avanti. Il nuovo sistema operativo, invece, consentirà anche a quelli più datati – da iPhone 6s in poi – di sfruttare queste simpatiche caricature di noi stessi. L’importante è che montino il chip A9, una caratteristica che quindi rende disponibili le Memoji anche sugli iPad, dalla quinta generazione in avanti. Per crearle basterà entrare nell’app Messaggi, cliccare sull’icona delle Memoji e infine selezionare i tre puntini. Si aprirà un menù in cui potremo realizzare una nuova Memoji, nel caso in cui non l’avessimo mai creata, o modificarne una esistente.

Personalizzazione al dettaglio

Con iOS 13, creare il nostro avatar virtuale sarà facile e divertente. Grazie a un menù a schede, si potrà infatti modificare ogni minimo dettaglio del proprio aspetto, dal colore della carnagione al taglio di capelli, dalla forma degli occhi alla dentatura. Si potranno anche inserire le AirPods alle orecchie o i piercing alla lingua. Insomma quest’anno Apple ha voluto dare la possibilità agli utenti di ricreare fedelmente la propria Memoji.

fonte: Corriere Tecnologia

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